CORRELAZIONE TRA SISTEMA TRIGEMINALE E VISIONE
- Alberto Trevisan
- 7 ore fa
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Il nervo trigemino è il quinto dei dodici nervi cranici. In ambito oculistico questo nervo viene preso in considerazione soprattutto nel ruolo di trasmissione delle:
informazioni sensitive, dolorifiche, barocettive dell'occhio e delle strutture contenute nella cavità orbitaria.
informazioni propriocettive della muscolatura oculo-estrinseca.
informazioni autonomiche per le ghiandole lacrimali, per il muscolo dilatatore della pupilla e muscolo ciliare (muscolo che tende il cristallino durante la messa a fuoco).
In realtà, tale nervo, possiede un territorio di innervazione e caratteristiche di afferenzialità/efferenzialità molto più ampie, coinvolgendo ambiti e strutture di pertinenza non esclusivamente oculistica. Il trigemino infatti, è un nervo a funzionalità “mista” che trasmette tantissime informazioni propriocettive, nocicettive, chemocettive, gustative, esterocettive, termiche, autonomiche, meccanocettive non solo dell'apparato visivo, ma praticamente di tutto il viso e della testa: lingua, dura madre, prime vertebre cervicali (fascio spinale del trigemino), paradonto, gengive, mucose, ghiandole della cavità orale, muscoli masticatori (impulsi motori), articolazione temporo-mandibolare, sistema vascolare del cranio, etc.
Inoltre il trigemino, mediante le sue anastomosi e alcuni nuclei del tronco encefalico, entra in correlazione con un gran numero di nervi cranici (Faciale, Ipoglosso, Vago, Accessorio, Oculomotore, Troleare, Abducente), permettendo alcuni riflessi alla base della nostra salute: starnuto, lacrimazione, ammiccamento, riflesso barocettivo trigemino-cardiaco, etc.
In alcuni casi è possibile che le informazioni afferenti ai nuclei sensitivi del trigemino (nucleo mesencefalico + nucleo principale + nucleo spinale), soprattutto quelle informazioni inerenti l'infiammazione e l'omeostasi tissutale, possano scatenare risposte “antidromiche” in tutto il sistema trigeminale o alterare la funzionalità in tutte le strutture nervose, periferiche e centrali, ad esso correlate ed anastomizzate. Questa particolarità può spiegare alcune correlazioni tra funzionalità visiva e cefalee muscolo tensive, emicranie, sindromi algico-disfunzionali del rachide cervicale (C1-C5), sindromi algico-disfunzionali dell'arto superiore, del trapezio e dello Sterno Cleido Occipito-Mastoideo SCOM), alterazioni del tono della muscolatura oculo-estrinseca, etc. Tutte correlazioni che l'Osteopata, tramite un proprio approccio globale e mediante un proprio bagaglio di tecniche valutative e terapeutiche, può contribuire ad individuare e riequilibrare.














































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