Come Controllare la Propria Mente
Il funzionamento della Mente non è qualcosa di così misterioso e indecifrabile come la maggior parte di noi comuni mortali finora è stata convinta che fosse. Priva di oscuri luoghi dalle atmosfere trascendentali, la Mente funziona attraverso pochi e semplici meccanismi. È qualcosa di molto simile al software di un computer, dove l'hardware è, naturalmente, il cervello. Lo so, detta così si uccide buona parte dell'atmosfera poetica di cui è pervasa la Mente, ma questo è quello che si è scoperto dopo decenni di accurate ricerche. E non sarebbe potuto essere diversamente: alla base di qualcosa che sembra complicato c'è sempre un principio semplice; e infatti tutti coloro che hanno portato a progredire l'umanità ci sono riusciti sempre e soltanto perché hanno agito ricercando il “principio primo”. La stessa cosa vale per la Mente. Ma, attenzione: semplicità non significa “impotenza”. Anzi, tutt'altro. La Mente è qualcosa di estremamente potente proprio perché si basa su principi semplici che vengono adeguatamente retroazionati. Ma perché è importante, per noi, sapere tutto ciò? Perché se la Mente è, come abbiamo detto, il nostro software, allora questo significa che tutte le nostre azioni e i nostri pensieri si basano su dei programmi che possono essere cambiati o migliorati. E visto che la maggior parte dei nostri problemi sono causati da “programmi negativi”, e cioè da programmi che agiscono in maniera non affine alle nostre esigenze, sarà sufficiente riprogrammarli in modo adeguato al fine di poter vedere migliorare la nostra vita e, in particolare nel nostro caso, la sicurezza di noi stessi. Ma vediamo ora, molto velocemente e a grandi linee, com'è strutturata questa “misteriosa” nostra Mente. Il conscio e l'inconscio La Mente umana è composta sostanzialmente da due parti: quella conscia e quella inconscia. La parte conscia è identificabile attraverso quella voce interiore che sentiamo ogni volta che pensiamo o mentre siamo in procinto di prendere una decisione. Ma la parte conscia interviene anche quando dialoghiamo con le altre persone. Come avevano ben intuito gli Antichi Greci, ovunque è presente il dialogo, che sia con noi stessi o con gli altri, lì è presente la coscienza. Insomma, la coscienza è tutta quella parte che viene in evidenza quando ci identifichiamo come “Io”. Per migliaia di anni tutti gli sforzi compiuti per comprendere la Mente si sono concentrati sulla parte conscia trascurando, se non addirittura ignorando, la parte inconscia. Questo concentrarsi esclusivamente sulla coscienza è stato un grave problema per il progresso dell'umanità giacché oggi sappiamo con assoluta certezza che la parte indubbiamente più importante della Mente è quella inconscia. L'inconscio, infatti, non è altro che l'insieme di tutti quei programmi che ci fanno agire in maniera automatica senza che ce ne rendiamo conto. La cosa non deve spaventare: è un bene che sia così. Pensate soltanto a quante cose sta facendo il vostro corpo, in maniera del tutto automatica, mentre state leggendo queste righe: fa pulsare in modo adeguato il vostro cuore; muove i polmoni per consentirvi di respirare; inumidisce gli occhi; sostituisce le cellule morte; vi mantiene in equilibrio sulla sedia; eccetera, eccetera, eccetera. E tutto questo avviene nello stesso istante e grazie proprio ai nostri programmi inconsci! Gli automatismi non gestiscono soltanto soltanto il funzionamento del nostro corpo: essi sono alla base di tutto quello che facciamo. La cosa interessante per noi è che possono essere riprogrammati opportunamente in funzione delle nostre esigenze. Facciamo un piccolo esempio per capirci meglio. Ricordate quando da bambini cercavate di imparare ad allacciarvi le scarpe da soli? Sembrava la cosa più difficile del mondo! Eppure adesso lo fate senza nemmeno pensarci, ripetendolo in maniera perfetta da decenni ogni giorno. Ebbene, quello è esattamente un programma che è stato registrato nel vostro inconscio e che viene attivato al momento opportuno dalla vostra mente. Come potete notare, la programmazione della Mente è tra le cose più naturali al mondo. Non solo. Ciò che comunemente definiamo “abitudini” altro non sono che i programmi registrati nel nostro inconscio. La programmazione mentale inconscia, per poter funzionare, agisce direttamente sulla nostra fisiologia: nel nostro cervello crea dei veri e propri filamenti in cui vengono registrati, appunto, i programmi. Questi filamenti nel gergo tecnico sono chiamati “sinapsi”. In sostanza, tutto quello che siamo come persone e che ci distingue gli uni dagli altri è dovuto proprio alle diverse combinazioni di queste sinapsi. In grandissime linee, questa è la struttura della Mente. A questo punto rimane da chiedersi: visto che la parte principale della Mente, ai fini del nostro vivere quotidiano, risiede nelle abitudini, qual è il mezzo, se esiste, per riprogrammarle affinché siano positive per noi? Naturalmente esiste, altrimenti non saremmo qui a parlare di tutto ciò, e si chiama Visualizzazione. Riprogrammando le abitudini Come accennavo in precedenza, è assolutamente fondamentale per noi compiere azioni in maniera del tutto automatica, e cioè abitudinaria. Ma a volte la situazione esterna cambia e se noi non riconfiguriamo i nostri automatismi, il risultato può diventare catastrofico. La “legge suprema” dell'evoluzione, infatti, non è “sopravvive il più forte”, come in troppi continuano a credere, bensì “sopravvive il più adatto”. E visto che la caratteristica principale dell'epoca in cui tutti ci ritroviamo a vivere risiede nei suoi consistenti e rapidi cambiamenti, è chiaro che è necessario avere, con la massima urgenza, gli strumenti per poter adattarci altrettanto velocemente. Le scoperte degli ultimi decenni ci danno la possibilità di riprogrammare le nostre menti al fine di vivere la nuova, frenetica epoca con una adeguata sicurezza interiore. Esiste un principio molto importante del funzionamento del nostro cervello che dice: ogni qual volta due o più stimoli si verificano con una certa contemporaneità, la nostra mente inconscia riporta a galla un determinato ricordo che è stato associato a quei relativi stimoli e, di conseguenza, l'emozione o le emozioni associate al ricordo stesso. Ma più riportiamo a galla in questo modo i ricordi con le relative emozioni e più le sinapsi si rinforzano, proprio come accade per i muscoli. E, più l'emozione è fortemente negativa, più essa, con il rinforzarsi delle sinapsi, ci blocca, impedendoci di compiere ciò che vorremmo fare (quante volte avremmo voluto dire qualcosa alla persona che in una festa ci affascina eppure non siamo riusciti a trovare il coraggio di rivolgerle la parola?). Tutto questo accade proprio per via di un determinato programma mentale (un'abitudine inconscia) ben radicata in noi. Il più efficace modo per porre rimedio a queste situazioni limitanti è cambiare le emozioni legate alle immagini. Ed è questo che vi insegnerò a fare nelle prossime pagine. Imparerete l'arte della Visualizzazione e, attraverso essa, a sentirvi estremamente più sicuri di voi stessi.
Comments