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Il tessuto fasciale è in grado di apprendere attraverso gli stimoli che gli pervengono

Il tessuto fasciale è in grado di apprendere attraverso gli stimoli che gli pervengono. Uno schema di movimento ripetuto costantemente si apprende, ovvero si stabilizza in circuiti neurali diventando un processo automatico che non richiede l’impegno della consapevolezza per dare luogo all’esecuzione dello schema stesso. Una volta imparato a camminare, ad andare in bicicletta, a suonare uno strumento musicale o ancora ad eseguire un’azione sportiva, nell’eseguire tali gesti si avvertirà che gambe, braccia e mani “vanno da sole”, senza dover applicare lo sforzo che caratterizza l’apprendimento. Nello stesso modo “si apprende” l’adattamento ad una lesione corporea. Per sfuggire al dolore il corpo compensa immediatamente”. E’ così che si zoppica dopo una distorsione alla caviglia, in modo da evitare tutti i movimenti rischiosi della porzione dell’articolazione lesionata. Una contrazione ipertonica del polpaccio e degli ischio-crurali immobilizza le articolazioni della caviglia e del ginocchio. I muscoli spinali compensano la posizione del bacino e la spalla opposta si alza col trapezio superiore, per alleggerire l’appoggio del piede dolorante durante il cammino. Quindi secondo questo principio di protezione anche i muscoli lontani dalla lesione primaria sono fortemente coinvolti nel processo di difesa. E’ dunque tutto l’insieme muscolare che si “accorcia” per il dolore. Se la guarigione della caviglia non avviene rapidamente, questo irrigidimento perdura. La torsione del bacino e l’elevazione della spalla si fissano: permarranno anche dopo la cicatrizzazione del legamento. La modifica della postura legata alla patologia se permane nel tempo diventa la postura naturale del corpo anche se scorretta anche se si è guariti dalla causa principale e la nostra coscienza si dimentica in fretta dell'evento per cui altre possibili patologie si possono sviluppare dopo anni in altre zone senza un apparente collegamento.La medesima cosa avviene nel caso di ripetute e continue risposte emotive di un certo tipo, risposte che coinvolgono tutto il nostro corpo manifestandosi nella postura del corpo: anche in questo caso il corpo “impara” una certa forma di atteggiarsi e la utilizza automaticamente. Il tutto resta sempre collegato al sistema fasciale che rappresenta una rete continua e onnipresente nel nostro corpo.

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