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L’abbraccio: perché abbracciare qualcuno è difficile, nonostante gli effetti benefici?

Cos’è un abbraccio Abbracciare qualcuno è un gesto d’affetto. Spesso l’abbraccio è un mezzo per metterci in contatto l’uno all’altro, un modo per entrare, in modo celere, nel mondo della persona che abbracciamo. Abbraccio come mezzo per inoltrarci fisicamente e mentalmente con colei o colui che tocchiamo. L’abbraccio consiste nello stringere le proprie braccia attorno al corpo di un’altra persona, ma nel contempo, questo semplice gesto è un’espressione di molte emozioni e sensazioni. Abbraccio come affetto, amore, sicurezza, tristezza, ansia, paura… le sfumature sono mille, la gamma è molto vasta. 5 Effetti Benefici dell’Abbraccio Esistono molteplici evidenze scientifiche le quali attestano gli effetti benefici provocati da un abbraccio, vediamone insieme alcuni: 1.Un abbraccio aumenta il livello di ossitocina, l’ormone della felicità, comportando anche un abbassamento della pressione sanguigna 2.Quando abbraccio una persona, nel suo sangue aumento la stimolazione dell’emoglobina, ovvero ciò che funge da trasportatore dell’ossigeno nei vari tessuti. Questo provoca un maggiore afflusso di ossigeno, quindi maggiore energia nel corpo 3.Un abbraccio, socialmente e psicologicamente, dona calore, è confortante, combatte la solitudine ed è benefico per entrambe le persone protagoniste 4.Aiuta, soprattutto in giovane età, a incrementare le proprie capacità mentali, autostima 5.L’abbraccio mette in circolo nel corpo, l’ormone della felicità, chiamato ossitocina, sostanza che contrasta i momenti di stress e le situazioni che traduciamo come difficoltà. Perché è difficile abbracciare qualcuno? Partiamo dal presupposto che l’abbraccio è uno dei gesti più intimi e antichi. Spesso abbracciare qualcuno ci risulta difficile, nonostante il sentimento di bene che possiamo nutrire o nonostante i benefici derivanti dal gesto stesso. Ma perché è difficile abbracciare qualcuno? Psicologicamente l’abbraccio è una espressione, un mezzo attraverso il quale esprimere le proprie emozioni. Quindi, dire all’altro, fisicamente, ti voglio bene, o passargli attraverso il corpo e la connessione, il proprio affetto, non è semplice, specialmente quando teniamo veramente a qualcuno. Il gesto stesso, per alcuni, incute vergogna, timidezza, paura. Non dimenticate che ogni persona poi, ha una propria struttura inconscia dei microspazi, ovvero distanze interpersonali di cui necessita per sentirsi a proprio agio. In virtù di ciò, un abbraccio può essere tradotto quale violazione del proprio spazio vitale, al punto da provare non solo imbarazzo, ma l’aumento della tensione, del fastidio, innescando soggezione. Altre volte, la stessa cultura in cui cresciamo, non ci educa alla fisicità, al punto che un comportamento naturale, bello, istintivo e benefico come l’abbraccio, spesso non è vissuto come dovrebbe.

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