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Dare la colpa agli altri.

Il non prendersi la responsabilità per le proprie azioni può condurre ad attribuire agli altri fallimenti che ci appartengono. Si può provare risentimento verso i propri genitori o verso le persone con cui si hanno relazioni più strette, ad esempio perché ci troviamo in una situazione economica sfavorevole, stiamo affrontando un importante problema di salute, o perché la nostra vita è un susseguirsi di insuccessi e disastri. E’ certamente innegabile che la vita presenti una serie di difficoltà, sofferenze e dolori da affrontare, ma incolpare gli altri è la ragione principale di infelicità quotidiana, perché ci pone nel ruolo delle vittime. I vantaggi del vittimismo sono illusori : puntare il dito verso gli altri non fa altro che fornirci giustificazioni convenienti per continuare a vivere in una situazione di insoddisfazione generale, ci impedisce di crescere e maturare, ostacola un lavoro su noi stessi di presa di responsabilità. I sentimenti che accompagnano questo atteggiamento sono amarezza, risentimento, impotenza e disperazione ; spesso l’oggetto verso cui è rivolto il risentimento non è neanche al corrente di cosa proviamo realmente: diventa solo un modo per fare male a se stessi, per rimanere prigionieri del nostro stesso livore. Può darsi che i vostri sentimenti siano giustificati dalle esperienze che avete vissuto, ma queste esperienze non vi aiuteranno di certo a ritrovare la felicità, il benessere, il successo.

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