Disbiosi e disturbi intestinali
L'eccesso di grassi e proteine nella dieta può determinare uno squilibrio a favore di specie batteriche che promuovono la putrefazione, con aumento di gas intestinali; così come una dieta troppo ricca di zuccheri causa iperfermentazione intestinale con conseguente sviluppo di gas e di lieviti come la "Candida". Il ridotto contenuto di fibre della dieta attuale (che rende il colon "flaccido", cioè con pareti deboli) e il ristagno di materiali di rifiuto (che esercita una pressione contro la parete del colon) determinano la formazione di piccole sacche, i cosiddetti DIVERTICOLI, punti in cui il colon inizia a cedere. La presenza dei diverticoli chiamasi DIVERTICOLOSI, grave patologia per la salute dell'individuo. Infatti, il contenuto intestinale può ristagnare in queste sacche a fondo cieco e, dato che la muscolatura del colon non riesce a svuotarle completamente, queste possono infettarsi causando dolore, febbre ed ostruzione intestinale. La presenza di adeguata quantità di fibra nella dieta è quindi essenziale per prevenire tale patologia. Anche la stitichezza, che provoca il ristagno dei materiali di rifiuto nel colon, può contribuire alla formazione dei diverticoli. In soggetti predisposti alla stitichezza - che non osservino una dieta adeguata - e in persone anziane, le feci che ristagnano nel colon possono formare, per progressiva disidratazione, i fecalomi, cioè masse conglomerate che la normale peristalsi non riesce a far evacuare dall'intestino. La pressione esercitata da un fecaloma rigido sulle pareti intestinali può causare dolori lancinanti e addirittura indurre un'occlusione intestinale. Quasi sempre tale massa deve essere tolta meccanicamente o - in casi estremi - chirurgicamente. Tale ammasso di feci è da prevenire con norme dietetiche ed igieniche adeguate. Ulteriori problemi possono insorgere se, per assunzione di antibiotici e/o consumo eccessivo di zuccheri, si ha un aumento dei lieviti come la Candida, comunemente presente - come saprofita - nel tratto digerente e sulle mucose dell'uomo. Il genere Candida include oltre 80 specie, tra le quali la più importante nella patologia umana è la CANDIDA ALBICANS. Quando avviene la colonizzazione del tratto digerente da parte della Candida, la forma di questo microrganismo (come in figura) varia da blastospora a micelio, quest'ultimo caratterizzato da ife, specie di radici che possono infiltrarsi nella parete intestinale e creare degli spazi nella mucosa intestinale. La diffusione del lievito avviene tramite il suo passaggio nella circolazione sanguigna, per alterazione della mucosa stessa provocata da enzimi e tossine litiche, prodotte dal fungo stesso. Le infezioni da lieviti sono, nell'ambito della patologia umana, le micosi più frequenti e talora gravi, in particolare per i soggetti leucemici e per quelli sottoposti a chemioterapia e radioterapia. Reckeweg, il padre dell'omotossicologia, ha definito come "Sindrome da aumentata permeabilità intestinale" la perdita della perfetta tenuta della mucosa, dovuta alla dilatazione dell'intestino provocata da gas intestinali, all'azione dei radicali liberi e alla candida. Tale sindrome permette il passaggio nel sangue di sostanze nocive, che entrano in circolo senza un'opportuna selezione da parte della mucosa intestinale e scatenano nell'organismo reazioni immunitarie ed infiammatorie. Per molti naturopati, colite, diverticolosi, allergia ed intolleranze dipendono da squilibri intestinali. Per riacquistare una buona salute bisogna quindi ripartire dall'intestino e dall'alimentazione quotidiana, inserendo preparati probiotici e alimenti prebiotici che forniscono il substrato nutritivo ai batteri benefici della flora intestinale. Il giusto equilibrio (EUBIOSI) tra i batteri presenti nell'intestino è quindi alla base di una corretta funzione intestinale. Diete errate, assunzione di farmaci, stress, scarsa attività fisica, cattiva respirazione alterano il rapporto tra le colonie batteriche che popolano il nostro intestino e causano DISBIOSI.