Bruciore, formicolio o intorpidimento ai piedi e alle gambe?
Una sensazione di bruciore alle piante dei piedi, intorpidimento degli arti inferiori e un fastidioso formicolio come se degli insetti camminassero sotto la pelle. Questi disturbi prendono il nome di "parestesie" e sono per lo più causati dai nervi. Creano problemi soprattutto di notte, mettendo spesso e volentieri a dura prova il riposo di coloro che ne soffrono. La maggior parte delle persone affette da queste parestesie non sa bene quale sia il fattore scatenante dei loro sintomi. Pur brancolando frequentemente nel buio, dopo anni di ricerche i medici riescono a dare una spiegazione del fenomeno: spesso è una questione di nervi.
Considerando che il corpo è costituito da una rete di oltre 100 miliardi di neuroni, non è poi così improbabile che vi siano dei nervi "fastidiosi". Il compito principale dei nostri nervi è quello di trasmettere segnali e stimoli al resto del corpo.
Per svolgere questo compito, i nervi hanno bisogno di speciali micronutrienti. Soprattutto in età avanzata o in determinate circostanze della vita, come nel caso si segua un'alimentazione vegana o durante la menopausa, è tuttavia più difficile che queste sostanze vengano assorbite tramite la dieta quotidiana.
Non c'è quindi da stupirsi che i ricercatori si siano impegnati in studi per comprendere come rifornire i nostri nervi dei migliori nutrienti possibili e, soprattutto, quali sono i micronutrienti essenziali per avere nervi sani.
Per molti, tuttavia, l'esito è sorprendente: proprio le scoperte scientifiche del XIX secolo, relative ai micronutrienti speciali per il sistema nervoso, hanno aperto la strada a un innovativo complesso multi-target di sostanze nutrienti che oggi entusiasma numerosi fruitori. Gli studiosi hanno combinato tra loro 15 micronutrienti fondamentali per la salute dei nervi, che si sono distinti per la rilevanza delle loro funzioni per il sistema nervoso.
Tra questi spicca una sostanza vitale chiamata colina, scoperta per la prima volta nella bile di maiale da un chimico europeo nel 1849 e successivamente rivelatasi un elemento essenziale di uno dei più importanti neurotrasmettitori (sostanze messaggere) del corpo umano.
Questa sostanza, simile a una vitamina, ha attirato particolarmente l'attenzione dei ricercatori ed è diventata una componente centrale di un complesso intelligente e multi-target di sostanze nutrienti che oggi dà speranza a milioni di persone.
Dal 1998 la colina ha iniziato ad essere considerata indispensabile per la vita. Se inizialmente la sostanza era chiamata vitamina B4, oggi è classificata come sostanza simil-vitaminica. L'organismo è in grado di produrre autonomamente la colina a partire dall'acido folico e dalla metionina nel fegato, tuttavia, secondo alcuni studi, non lo farebbe in quantità sufficiente1. La rinomata National Academy of Medicine degli Stati Uniti l'ha già riconosciuta come nutriente essenziale, sulla base di numerose ricerche incentrate sul ruolo e sulla struttura della colina.2
La scoperta del farmacologo Otto Loewi nel 1921 è stata fondamentale per riconoscere l'importante ruolo della colina all'interno del sistema nervoso: conducendo degli esperimenti sui cuori di rana, Loewi scoprì l'acetilcolina (ACh), vale a dire il primo neurotrasmettitore in assoluto.
I neurotrasmettitori sono messaggeri chimici responsabili della trasmissione di informazioni tra i neuroni presenti nel cervello e l'intero organismo. Tra l'altro, la colina è assolutamente necessaria per la formazione di questa sostanza messaggera, come si evince dal nome. Al giorno d'oggi l'acetilcolina è considerata uno dei più importanti neurotrasmettitori dell'organismo umano.
Un gruppo di scienziati ha riconosciuto il potenziale della colina come importante precursore del neurotrasmettitore acetilcolina nel corpo umano. Ma non è tutto. Il loro obiettivo era quello di sviluppare un complesso intelligente di molti, se non tutti, i nutrienti indispensabili per la salute dei nervi. Perché, così come differiscono tra loro i nervi e i loro compiti nel nostro corpo, si distinguono anche le funzioni dei singoli micronutrienti a sostegno del sistema nervoso.
Quindi la domanda era: quali particolari micronutrienti possono essere combinati con la colina e come è possibile combinarli in modo che la salute del sistema nervoso ne tragga un beneficio ottimale?
Spinti dalle promettenti evidenze storiche sulla colina, gli esperti si sono quindi messi alla ricerca di altri importanti micronutrienti con un potenziale altrettanto significativo. Si sono basati sulle valutazioni scientifiche di un'ampia gamma di sostanze nutritive, combinandole con le ultime scoperte sul sistema nervoso.
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