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Il nostro secondo cervello.

L'intestino, con il suo cervello enterico, controlla le capacità assorbenti. Il cervello enterico è il cervello primordiale, l'evoluzione ha fatto sviluppare un secondo cervello per funzioni più complesse. Esso riceve segnali da quello enterico e li elabora. I 2 cervelli sono autonomi, si scambiamo informazioni. Il 95% delle informazioni va dall'intestino al cervello. Se l'intestino perde al capacità, o riduce, di assorbire alcuni amminoacidi essenziali, il nostro cervello va in sofferenza. Quindi le capacità del nostro intestino di modificare rapidamente le sue capacità assorbenti sono fondamentali per la nostra sopravvivenza, ma se l'intestino è incapace di ripristinarle, a causa di diete povere di fibre, povere di grassi, o per diversi agenti che lo aggrediscano come solfiti e farmaci, oltre ad agenti patogeni presenti in ciò che mangiamo, ecco che abbiamo la comparsa di diversi sintomi a seconda delle nostre aree più deboli. L'incapacità, fino ad oggi, di capire questi protocolli di comunicazione ha fatto si che molti sintomi fossero collegati alla psiche, purtroppo relegando questa ad una entità astratta. L'effetto placebo è reale, ma le persone che rispondono al placebo guariscono veramente, non per finta, e non perchè non erano malate, cioè i loro sintomi erano psicosomatici. I loro sintomi erano reali! In conclusione, come siamo in grado di modificare il nostro intestino in risposta ad uno stress, così siamo in grado di ripristinarlo. Il problema è quando il ns intestino ha perso questa capacità, in quanto troppo malandato. Niente di "psichico", niente di magico, ma curare l'intestino ci permette di risolvere depressione, epilessia, cefalee, dolore cronico, affaticamento, patologie autoimmuni.

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