Depressione
Il disturbo depressivo maggiore è una patologia dell’umore, caratterizzata da: - Stato emotivo prolungato di tristezza e senso di colpa - Perdita d’interesse generale - Sconforto, disperazione, sensazione di vuoto, infelicità, pessimismo. - Pensieri ricorrenti di morte. - Insonnia Durata dei sintomi per la maggior parte del giorno per un periodo che varia da due settimane a qualche mese e per i casi peggiori a un disordine perdurante per tutta la vita con ricorrenti episodi di depressione maggiore. Tutto comincia silenziosamente: una ferita o un trauma relativo alle delusioni affettive, la perdita di una persona cara, un cattivo andamento degli affari, una malattia incurabile, discordie insanabili creano dentro di noi stati patologici, emozioni negative, tristezza, apatia, abbattimento, desolazione, diminuzione dell’attività vitale, assenza di voglia di vivere. La mattina si fa fatica ad alzarsi dal letto, lavarsi, pettinarsi, vestirsi. A questi blocchi si associano ansia, mal di schiena, mal di testa, dolori, sintomi gastroenterici e simili. Le attività quotidiane si iniziano a svolgere con molta più lentezza e non si ha più voglia di lavorare, di impegnarsi, di lottare. Tutto incomincia a perdere il suo senso e si pensa alla morte; ogni cosa o evento diventa inutile. In questi casi si può diagnosticare uno stato di depressione esogena. La depressione può manifestarsi anche improvvisamente, in un momento di piena gioia di vita, in cui ci si sente felicemente realizzati e contenti; da un giorno all’altro cambia totalmente la percezione di noi stessi, senza nessun evento esterno scatenante. Non si avverte più il sole, ma tutto sembra essere diventato scuro, triste, senza alcun significato. Con gli stessi sintomi citati sopra ci si sente avvolti da una cupa nuvola senza sapere il perché. In questo caso viene diagnosticata la depressione endogena, legata ai fattori esclusivamente organici. Si tratta di un disturbo metabolico nell’ipotalamo. Infine, la depressione può essere provocata anche da cause tossiche, neurogenetiche, ereditarie, climatiche e farmacologiche. Decisivo per stabilire la diagnosi è la durata e l’intensità dei disturbi. Per quanto riguarda la diffusione in relazione al sesso, si registra che le donne, soprattutto nella fascia fra i 40 e i 50 anni, sono colpite doppiamente in rispetto agli uomini. La popolazione anziana (over 65) è la vittima principale e considerato il progressivo invecchiamento della popolazione il numero di anziani sofferenti di depressione è destinato a salire. Tipicamente, i pazienti sono trattati con farmaci antidepressivi e anche con la psicoterapia. Noi operatori olistici ed armonizzatori famigliari possiamo fare molto per queste persone. Con il massaggio ed il rilassamento cranio sacrale possiamo produrre nel nostro corpo armonia, equilibrio, sincronia e pace interiore. Il rilassamento frazionato rigenera tutte le parti dei muscoli esterni e interni. Immaginare oggetti o momenti salutari oppure (in caso di poca fantasia) visualizzare foto e filmati rilassanti produce endorfine che sono i migliori antidepressivi e antidolorifici naturali che si possano assumere. Può rivelarsi utile anche servirsi di musica, profumi, gusti e del contatto con le sue mani. Inoltre, si possono utilizzare tecniche molto efficaci come l'autoipnosi ed il Theta Healing, tecniche che interagiscono direttamente con l'inconscio. Una parte essenziale del trattamento riguarda la trasformazione mentale del paziente depresso, che spesso vive chiuso nel suo egocentrismo ed egoismo e si aspetta frequentemente qualcosa dagli altri. Inoltre, spesso si nota in lui una grande differenza fra la realtà e i sogni, il che crea forte tensione e ansia.
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