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LE ZONE EROGENE NELLA LETTERATURA SANSKRITA ANTICA E AYURVEDA

Il sesso è sempre stato trattato con molta attenzione e discusso profondamente, seppure in modo riservato, all’inizio del suo interesse in India. Il miglior esempio per la sua conoscenza è il "Kamasutra" di Vatsyayanamuni [1], il più importante, eminente e indiscusso trattato scritto in sanscrito. Tuttavia esiste un altro studio, seppur poco noto al mondo moderno, di dissertazione sul le zone erogene negli uomini e nelle donne che, per l’Ayurveda, sono influenzate dalla luna. Questa sintetica dissertazione si basa e trae spunto da quattro pubblicazioni della prima metà del secolo scorso, che a loro volta avevano preso in visione il testo originale scritto prima del XIII secolo. Non ci deve meravigliare se la trattazione esordisce affermando che le zone erogene sono sotto l’influenza della luna, del resto la scienza, la medicina del passato e anche di oggi, è concorde nell’affermare che il corpo umano in salute e in malattia è influenzato da corpi celesti come il sole e la luna. Possiamo citare la luna nuova e gli elminti che rendono il sonno agitato, i pazienti con asma percepiscono e quindi conoscono la gravità della loro condizione di riposo durante la tarda notte e la mattina presto [2], il ritmo lunare, secondo la psichiatria, agisce sul comportamento emotivo, e pare proprio che siano commessi più omicidi e assalti aggressivi quando c’è la luna piena [3]. Le nostre conoscenze attuali sulle aree erogene sono limitate alle labbra, alla bocca, alla lingua, alle mammelle, ad alcune porzioni dei genitali e l'area circostante l'ano, o in generale qualsiasi area in cui l'arresto nervoso è eccitabile [4]. Aree o punti specifici diversi da questi non sono noti, tuttavia nella vecchia letteratura sanscrita ci sono osservazioni dettagliate ed elaborate di queste zone tali da essere descritte due tipi di zone erogene [5]: permanenti e temporanee. Il primo gruppo è chiamato permanente, perché queste zone sono eccitabili in qualsiasi momento della giornata, sono fondamentalmente quattro: guance, labbra, mammelle e genitali. Il secondo gruppo, temporaneo, merita grande attenzione ed è spiegato dettagliatamente: trenta sono le aree inclini a questa funzione, distribuite identicamente e allo stesso modo sui lati sinistro e destro del corpo. Queste quindici aree, la metà, sono riportate nella tabella 1, sono etichettate come temporanee, perché ogni area è capace di causare, generare l'eccitazione sessuale solo in un giorno particolare in un mese sinodale o lunare (= 29.5306 giorni *) *The new Encyclopedia Britanica, 15th edition, volume 12, 1980, p. 415. (Alcuni calendari usati nel mondo sono basati sulla posizione lunare. Un calendario indù popolare nell'India settentrionale è un esempio). La figura 1 rappresenta le zone erogene negli uomini e nelle donne. La metà destra della figura 1 fornisce l’Immagine descrittiva delle zone erogene presenti sul lato sinistro di una donna, e nella parte destra più estrema della Figura 1, sono rappresentati i giorni di un calendario lunare. Collegando le zone erogene al calendario lunare possiamo vedere a sinistra Il cuoio capelluto anteriore della donna come zona eccitabile nel primo giorno del calendario lunare (nel giorno dopo non è presente nessun "nessun giorno lunare attribuibile al cuoio capelluto”.) Il secondo giorno del calendario lunare è collegato all'area eccitabile che è a un livello inferiore, sulla fronte. Giorno dopo giorno, come appare dal disegno della fig. 1, le zone erogene scendono e raggiungono la "punta" del primo dito del piede in concomitanza con il "giorno della luna piena". Dal sedicesimo giorno in poi le aree simili sul lato opposto (a destra) sono eccitabili in un ordine inverso: al sedicesimo giorno alla punta e al trentesimo giorno , "nessun giorno della luna", a livello del cuoio capelluto. Il rapporto tra posizione lunare e zona erogena nel maschio è in ordine inverso rispetto a quello della femmina. Collegando il calendario lunare preso dall'estrema sinistra della Figura 1 del maschio con il suo lato destro mostra chiaramente che nella prima metà del calendario lunare, il lato destro è quello da stimolare e nel primo giorno lunare la sua zona erogena è il primo dito del piede. Da lì, le aree successive sono in ordine crescente: al secondo giorno il piede, al terzo giorno la caviglia ... ecc., al quindicesimo giorno "luna piena" il cuoio capelluto. Completato il lato destro ci si sposta sulle zone erogene poste sul lato sinistro: sedicesimo giorno - cuoio capelluto, diciasettesimo giorno - fronte ... e poi via via fino ad arrivare al trentesimo giorno, "nessuna luna", e alla punta del primo dito. La forza applicata per generare la stimolazione è un criterio importante per stimolare qualsiasi recettore, incluso quello di una zona erogena. Tocco e pressione in molti casi evocano dolore che inibisce l'eccitazione sessuale. Lo stimolo è misurato in termini di tensione, impulsi e tempo. In un fenomeno naturale come l'atto sessuale, gli stimoli sono selezionati ed etichettati delicatamente. Ogni singola area è designata da e per uno stimolo di particolare forza e intensità, come baciare, leccare, palpeggiare, colpire, schiaffeggiare, spremere, premere, graffiare ... “matangaleela” (Tabella 1, nome di un trattato sugli elefanti, Matanga Leela, scritto quando gli elefanti prigionieri non erano sovraccarichi e abusati come adesso) è il gioco sessuale di un elefante che possiamo tradurre con queste parole: tocco leggero, picchiare, abbracciare, comprimere ... . Oggi, come allora, permane il dubbio se effettivamente i recettori sensoriali siano o no in grado di rispondere in corrispondenza delle diverse posizioni della luna o del sole, tuttavia la medicina ufficiale concorda sul fatto, per esempio, che la costrizione bronchiale si manifesta nei pazienti con asma a causa del parasimpatico prominente nelle ore notturne [2]. Allo stesso modo, nei lunatici il "giorno della luna piena" potrebbe portare ad un aumento delle sostanze neurotrasmettitrici per il loro comportamento esacerbato [3]. Può essere lo stesso con i recettori discussi che rispondono meglio ad uno stimolo in un particolare giorno lunare che in altri. La veridicità di ogni zona è equivalente al livello delle nostre conoscenze sul punto "G" descritto per la prima volta da Grafenberg [6], quando i ginecologi esprimevano il loro imbarazzo per la mancata conoscenza e repertazione di questo punto durante la loro visita di routine [7], mentre oggi il punto "G" è accettato come essere l’area o zona, in vagina, più potente per la stimolazione sessuale. Kinsey e il suo gruppo di ricerca avevano dichiarato che la pelle, ovunque, è capace di suscitare l'eccitazione sessuale e talvolta può anche portare all'orgasmo [4]. Considerando ciò, suona vero che le zone erogene descritte nella vecchia letteratura sanscrita è realtà e studi dettagliati su questo hanno dato la conferma.

L'Ananga Ranga ci offre una generalizzazione dell’immagine dei cicli di passione erotica nella Donna, come illustrato nella tabella precedente. Il Tantra insegna l'amore sessuale direttamente nel ciclo lunare della passione femminile. I riti e le posizioni sessuali di Yoga sono prescritti per giorni specifici, consigliando stimolazioni peculiari per aree precise del corpo. Il Taoismo ha una tradizione simile, con l'aggiunta che il clitoride di una donna varia di dimensione secondo la fase della luna. Idee analoghe si trovano anche nei Veda, i più antichi Testi indiani. Qui, i cicli lunari sono associati alla pianta di Soma, una potente droga psichedelica, che presumibilmente guadagnava e perdeva foglie come la luna cresceva grande o si faceva piccola. Questa pianta probabilmente era una specie di rampicante, come la campanula, il convolvolo, o forse fungo o erba. I commenti tantrici identificano il Soma come sinonimo di Donna Divina, la Shakti interiore, che esternamente è identificata con il partner femminile. Testi Segreti, come il Tantra di Chandamaharosana, indicano che lo Yoni della donna produce secrezioni simili al Soma quando è in estasi elevata e pertanto gli scritti consigliano che l'adepto beva profondamente da questa fonte di vita. Tutti i testi sottolineano che il ciclo erotico di una donna, abbinato al chiaro e scuro ciclo della luna, funziona solo quando lei vive un'esistenza totalmente naturale, anche la luce artificiale disturba e altera i cicli della donna e i centri della passione sessuale. C'è quindi un rito di ringiovanimento che richiede a una donna di rimanere nell'oscurità per un mese intero prima dell'attività sessuale. Questo rito ha l'effetto di alterare le sue secrezioni ormonali, e allo stesso tempo, i suoi "punti erotici". Durante questo rito, la donna deve concentrare la sua mente sulla sua sessualità, elaborando energia dal suo centro sessuale al suo centro della testa e poi inviarla in tutto il suo corpo. Le viene suggerito di meditare su se stessa come una cascata, nutrendo in questo modo il proprio mondo interiore. L'amore praticato dopo questo mese di preparazione è vitalizzante e trascendentale, prova di portare la potenza dei pensieri e l’immaginazione per risvegliare le zone erogeno in tutto il corpo, di esplorare il rapporto naturale dei cicli lunari nella sede della passione in Shakti, con l'intuizione di aprire e condividere i segreti dell'estasi sensuale. Conclusione L'arte dell’eccitazione sessuale era praticata in India sicuramente tra le mura di palazzi signorili, fortificazioni e probabilmente solo in ambienti di alto rango [8]. Il re Sri Devaraja Maharaja (1659-1704) del regno di Mysore, presentò questa vera e propria arte in una stampa, Rati-ratna-pradīpikā, che fece circolare nel privato [9] e per il divertimento del principe Khan, figlio di Ahmed di Lodhi, il testo fu riscritto nel XVI secolo [10], poi, col tempo, quest’arte si è persa per motivi non noti agli storici. Albiruni, studioso dell'Asia centrale, che ha visitato l'India all'inizio del XVII secolo così scrive degli indiani, "… sono egoisti per natura, restii nel comunicare ciò che sanno, e prendono la massima cura per impedire ciò e specie da una casta all’altra e verso il popolo, e, naturalmente, ancora molto di più, verso qualsiasi straniero ". Bibliografia [1] (1929) Vatsyayanamuni’s Kamasutra. Vidyavilas Press, Banaras. [2] Ganong, W.F. (1989) Review of Medical Physiology. 14th Edition, Princeton Hall International Inc., Connectievet. [3] Storebel, C.F. (1985) Biological Rhythms in Psychiatry. In: Kalpan, H.I. and Sadock, B.J., Eds., Comprehensive Text Book in Psychiatry IV, Williams and Wilkins. [4] Kinsey, A.C., Pomeroy, W.B., Martino, E. and Gebhard, P.H. (1953) Sexual Behavior in the Human Female. WB Saunders Company, Philadelphia. [5] Dixit, M.P. (1942) Kelikuthuhalam. Khagesa Press, Banaras. [6] Grafenberg, E. (1950) The Role of the Urethra in Female Orgasm. International Journal of Sexology, 3, 145-149. [7] Weisenberg, M. (1984) Physiology of Female Sexual Functions. Clinical Obstetrics and Gynecology, 27, 697-705. http://dx.doi.org/10.1097/00003081-198409000-00017 [8] Kokokka, M. (1922) Ratirahasyam (The Secret of Sexual Pleasure). Permanent Company, Banaras. [9] Iyengar, R.P. (1923) Ratiratnapradipika. Royal Press, Mysore. [10] Schmidt, R. (1927) Kallyanamallasanangaranga. Punjab Sanskrit Pustakalay, Banaras. [11] Dev, A. (1990) The Story of Civilization. National Council of Educational Research and Training, New Delhi. [12] Jyoteeswaracharya, S.K. (1923) Panchasayaka. Vidyavilas Press, Banaras.

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