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FIBROMIALGIA (FMS)

Cos'è la Fibromialgia? Cercherò di spiegarla non con termini medici ma in parole povere. La Fibromialgia è una patologia dell'apparato loco-motore associata a dolori e a segni d'affaticamento a livello dei muscoli, legamenti e tendini, ossia a livello dei tessuti connettivi del corpo, tessuti composti di fibre. La parola Fibromialgia è composta da tre parole: “Fibro" definisce la componente fibrosa, “Mio" la componente muscolare ed "Algia" lo stato doloroso. Esiste una certa confusione a livello diagnostico-terapeutico tra patologie muscolo-scheletriche, sindrome miofasciale e Fibromialgia. Per complicare ulteriormente il quadro bisogna tenere presente che queste forme dolorose possono coesistere nello stesso paziente. In genere si è fatta avanti la convinzione che la diagnosi di Fibromialgia sia una diagnosi residuale. Se un paziente ha dolori diffusi, talvolta variabili e non è possibile dimostrare nulla di fisico o i test per stato infiammatorio e malattie reumatiche sono negativi allora è probabile che abbia una Fibromialgia. In realtà la Fibromialgia è una malattia ben codificata caratterizzata dalla presenza di numerosi “tender points” bilaterali e la diagnosi si fa contando i tender points individuabili. Se sono maggiori di 11 allora la diagnosi di Fibromialgia è molto probabile. La mappa dei 18 punti, in cui statisticamente si trovano i tender points nella Fibromialgia è raffigurata nella foto in fondo pagina. Ma cosa sono i tender points? Sono punti dolenti alla pressione localizzati in parti ben individuate del corpo. E il dolore è evocato solo nel luogo dove si trova il tender point e mai a distanza. Se si hanno punti dolenti alla pressione con dolore circoscritto e questi sono numerosi e diffusi bilateralmente allora siamo in presenza di Fibromialgia. Se invece, i punti sono spontaneamente dolenti e proiettano il dolore in aree distanti si tratta probabilmente di dolore miofasciale cioè dolori situati nella miofascia, uno straterello di tessuto connettivo che avvolge il muscolo permettendogli di spostarsi, senza eccessiva frizione, all'interno della fascia che funge da contenitore, in quel caso si parla di trigger points. Un’altra differenza è data dalle manifestazioni emozionali e cognitive presenti in abbondanza nella Fibromialgia (umore depresso, ansia cronica, astenia, scarsa concentrazione ecc.) e quasi mai nella sindrome miofasciale. E' ovvio che se si confondono tender points con trigger points la diagnosi sarà sbagliata e la terapia senza successo.

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