Lo stress
I muscoli del corpo si contraggono per prepararsi all’azione ogni volta che si prospetta ciò che riteniamo una situazione sgradevole, in base alle nostre esperienze. Quando ci sentiamo infastiditi, in pericolo, messi in discussione, ci prepariamo a interagire mettendoci sulla difensiva. Così facendo creiamo uno schermo che blocca il nostro campo energetico. L’energia affluisce nei muscoli, pronta a far fronte alle evenienze, il grado di tensione aumenta, come pure l’adrenalina e gli zuccheri nel sangue: ci si prepara ad un ipotetico combattimento. Questa è la naturale reazione del corpo, finalizzata alla protezione dell’integrità personale, che dovrebbe spingere l’individuo ad agire in modo appropriato alle circostanze; smaltita la tensione nell’azione si perviene alla distensione e al rilassamento. Quando il ciclo naturale: “tensione-azione-distensione-rilassamento” non viene completato, ma ci si ferma allo stato di “tensione”, la contrazione muscolare diviene continua e con l’andar del tempo si trasforma in un blocco energetico permanente, quello che viene definito “Stress”. Quando siamo sotto stress l’energia non è più disponibile per l’intero organismo, ma rimane intrappolata nei muscoli tesi, provocando dolore e debolezza. Di fronte ad un elevato stato di tensione le funzioni del corpo cominciano progressivamente ad alterarsi a seconda della soglia di tolleranza, che è variabile da persona a persona. Lo stress è originato dalla resistenza interiore alle situazioni esterne. Un moderato grado di resistenza è funzionale all’esperienza della vita, poiché il corpo agisce in base agli schemi contenuti nella memoria ed alcuni di essi sono indispensabili ad assicurare la sua conservazione (ad esempio rifiutarsi di gettarsi nel vuoto). Invece una resistenza che impedisce qualsiasi adattamento nei confronti dell’ambiente conduce a gravi limitazioni comportamentali (ad esempio rifiutare ogni comunicazione come nell’autismo). Le resistenze più comuni sono dovute alla paura e alla rabbia. La paura è un’emozione che ci avverte di uno stato di pericolo, ma prese le dovute cautele, dovrebbe naturalmente sciogliersi. Il perdurare della paura, attraverso ricordi negativi o aspettative di sofferenza costantemente richiamati alla coscienza, porta alla manifestazione di: ansia, nausea, giramenti di testa, paralisi, debolezza. Anche provare rabbia per lunghi periodi è estremamente dannoso, ed è probabilmente la causa scatenante di malattie come infezioni, infiammazioni, gonfiori, ferite, tumori. Si prova rabbia quando ci si attacca caparbiamente ad aspettative e regole che a nostro giudizio tutti dovrebbero rispettare, noi compresi. Questo è fonte di grande delusione, perché non abbiamo alcun potere sulle azioni degli altri e spesso, anche al nostro interno, la mente cosciente si trova in discordia con il corpo. Perdonare, ovvero decidere che qualsiasi cosa sia accaduta in passato oggi non ha più alcun valore, è di grande giovamento per il rilascio della tensione. Un’altra fonte di stress è subire critiche negative: sentirsi sbagliati logora la nostra autostima e la salute del corpo. Ogni volta che nella vita abbiamo imparato qualcosa di nuovo, è accaduto quando abbiamo creduto nelle nostre capacità e ci siamo sentiti nel giusto; infatti si tende a ripetere solo quello che funziona. Sono causati dall’eccesso di critica (o autocritica): l’asma, le allergie, il raffreddore, il mal di testa, le malattie immunitarie. Gli Sciamani hawaiani hanno elaborato una mappa del corpo, suddividendolo in settori, nei quali si manifesta di preferenza lo stress legato a determinate situazioni conflittuali.
1. SETTORE DELLA COMUNICAZIONE - formato da: testa, collo, spalle, braccia e mani - I disturbi che insorgono in questa zona sono prodotti da conflitti di competenza e problemi di comunicazione.
2. SETTORE DELL’IDENTIFICAZIONE - formato da: torace e parte alta della schiena - I disturbi che colpiscono questo settore sono collegati a problemi affettivi, di responsabilità e di autostima.
3. SETTORE DELLA SICUREZZA - formato da: stomaco, fegato, reni, addome e organi genitali - I disturbi che insorgono in questa zona sono collegati a problemi con l’autorità e conflitti sulla sicurezza.
4. SETTORE DEL PROGRESSO - formato da: anche, gambe, ginocchia e piedi - I disturbi che colpiscono questo settore sono prodotti da conflitti nello sviluppo, nel sostegno e nell’autonomia.
Lo Sciamano hawaiano è essenzialmente un pacificatore e nel caso del conflitto che induce stress non combatte il conflitto, crea distensione e armonia nel corpo, ripristinando il libero fluire dell’energia all’interno delle zone malate.