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QUALE TERAPIA SCEGLIERE?

Oggi si assiste ad uno scontro culturale, specialmente in Italia, tra la medicina convenzionale e le medicine naturali: quotidianamente in ambulatorio sentiamo pazienti presentarsi dicendo "sono contrario agli antibiotici" oppure "non credo nelle cure naturali". Molti medici si sentono in dovere di schierarsi a favore o contro le medicine naturali e ciò è profondamente sbagliato!! Tale diatriba da la misura del disagio che investe un bene prezioso come la salute. In realtà sarebbe opportuno che i medici ed i pazienti affrontassero il tema con una diversa apertura mentale. Come spesso accade la verità sta in mezzo: la medicina convenzionale risulta eccellente per la cura di molte patologie acute ma mostra dei limiti sulle malattie croniche, dove gli effetti a lungo termine dei farmaci convenzionali sono spesso intollerabili. La medicina omeopatica e la fitoterapia mettono a nostra disposizione ottime cure naturali, specialmente quando si tratti di terapie di lungo corso, annullando il problema degli effetti collaterali e creando una nuova "regolazione" dell'organismo. La moderna medicina omeopatica viene infatti definita "Medicina di regolazione" . L' Organizzazione Mondiale della Sanità (W.H.O. l'organo più "ufficiale" della medicina mondiale) da anni invita la classe medica a frenare l'uso di antibiotici. QUINDI? volendo enunciare i criteri ottimali per curarsi in maniera effettiva direi che occorre - correggere il proprio stile di vita che, alla fine, è responsabile delle malattie che ci colpiscono - correggere la propria alimentazione, responsabile di molte patologie tumorali ed infiammatorie - non limitarsi a curare le malattie una volta esplose ma dedicare più attenzione alla PREVENZIONE - utilizzare contemporaneamente il meglio che la medicina convenzionale e le medicine naturali possono offrire Sia per i medici che per i pazienti non si tratta quindi di fare una scelta di campo concettuale a favore o contro l'una o l'altra medicina. È bene saper cogliere il meglio che l'allopatia e l'omeopatia sanno offrirci. La scelta è nelle mani del professionista che, vagliando lo stato del paziente, di volta in volta deve optare per la soluzione più consona al singolo caso. Sicuramente per il medico ciò significa doversi continuamente aggiornare e continuare a studiare l'azione dei farmaci convenzionali, i principi della fitoterapia e l'azione dei prodotti omeopatici per poter offrire al proprio paziente il miglior approccio terapeutico possibile. La medicina moderna deve essere una medicina personalizzata in quanto non esiste soltanto ”la malattia” ma esiste “il malato”: la stessa patologia in due persone diverse per conformazione, stato di salute generale, patologie concomitanti etc, può richiedere approcci curativi molto diversi. Il vero pericolo per la medicina naturale è la sua ghettizzazione in un limbo al di fuori del sistema sanitario. L'utilizzo e la diffusione dei prodotti naturali è oggi nelle mani di un piccolo manipolo di medici esperti. La mancanza di regole e la forte ricerca di cure non invasive da parte della popolazione hanno fatto apparire purtroppo numerose figure prive di ogni formazione specifica e prive di cultura medica, che si improvvisano curatori con effetti a volte devastanti sulla salute dei pazienti. E per finire un consiglio che mi sento di dare è : massima fiducia nella medicina convenzionale con apertura verso la medicina naturale, verificando la professionalità di chi la somministra e ricordando che solamente un medico preparato ha le competenze per riconoscere le varie malattie e scegliere le cure più adeguate. Non affidiamo la nostra salute a santoni, amici e conoscenti.

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